Secondo l'agenzia stampa AhlulBayt (A) – ABNA – nel proseguimento delle politiche di vendetta e trasferimento forzato nella regione sciita di Qatif, i bulldozer sauditi, sotto il nome di “seconda fase”, sono entrati nel quartiere Al-Masoudiyeh, a sud di via Al-Thawra.
Ciò avviene nonostante il fatto che questa zona non fosse inclusa nelle mappe ufficiali di demolizione, un fatto che gli attivisti considerano un tentativo di minimizzare l'entità del crimine a livello mediatico.
In precedenza, incursioni simili avevano colpito i quartieri a nord di via Al-Thawra, tra cui Bab Al-Sab, Al-Qalaa, Al-Bahr e Bab Al-Shamal, senza che il governo saudita avesse previsto alloggi alternativi o risarcimenti per i residenti. Inoltre, molte attività commerciali locali sono state distrutte in questo processo.
Secondo i rapporti, è probabile che in un futuro prossimo i terreni agricoli della zona di Al-Ayashi, a causa della loro vicinanza a via Al-Riyadh, anch’essa in fase di demolizione, diventino il prossimo obiettivo dei bulldozer.
Queste azioni non solo hanno gravemente deturpato il volto della regione, ma hanno anche messo a rischio la stabilità sociale e culturale degli abitanti di Qatif, che sono profondamente legati alle loro radici e al loro patrimonio.
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